In vista della partenza della quarta edizione della rottamazione delle cartelle fiscali vale la pena fare il punto su alcuni aspetti fondamentali di questa procedura.
Prima di tutto, occorre precisare che rientrano nella rottamazione quater tutti i debiti (a cominciare da quelli fiscali e contributivi), mentre restano escluse le risorse proprie dell’Unione Europea, l’iva all’importazione, i recuperi degli aiuti di Stato e le somme derivanti da condanne penali o della Corte dei conti.
Inoltre, non ci sono limiti, pertanto, potranno presentare la domanda i privati, le imprese, gli enti e qualunque altra categoria di debitore.
Potrà accedere alla rottamazione quater anche chi è decaduto dalle precedenti rottamazioni.
Tuttavia, va sottolineato che la domanda può essere presentata esclusivamente in via telematica, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione
Una volta presentata la domanda, entro il 30 giugno 2023 l’Agenzia delle Entrate – Riscossione comunicherà accoglimento o rigetto; e qualora la domanda sia stata accolta verranno forniti i moduli di pagamento precompilati e le informazioni per l’eventuale domiciliazione in conto.
Si ricorda, infine che aderendo alla rottamazione quater, verranno azzerate le sanzioni, gli interessi e l’aggio della riscossione; pertanto, resterà dovuta solo la sorte capitale, oltre al rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. In caso di sole sanzioni, l’intero carico verrà azzerato. Il pagamento potrà essere dilazionato fino a 18 rate in cinque anni.
Fonte: Consiglio Nazionale dei commercialisti