La capitalizzazione dei costi di ricerca e pubblicità

Sulla base delle disposizioni del D.Lgs. 139/2015 a partire dall’esercizio 2016 non sarà più possibile iscrivere nell’attivo dello Stato Patrimoniale i costi di ricerca e pubblicità. In conseguenza di tali disposizioni nel bilancio relativo al periodo di imposta chiuso al 31.12.2015 occorrerà identificare il corretto trattamento delle spese di ricerca e pubblicità capitalizzate negli esercizi precedenti nonché quelle sostenute nel corso del 2015. In

Chiarimenti Credito di Imposta Ricerca e Sviluppo

Con la circolare 5/E del 16.03.2016 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le linee guida per beneficiare del credito di imposta per R&S per il periodo 2015-2019. Premessa fondamentale è che le attività di ricerca e sviluppo possono essere svolte anche in ambiti diversi da quelli scientifico e tecnologico (ad esempio, in ambito storico o sociologico) dal momento che, in linea generale, le attività di ricerca e sviluppo sono volte all'acquisizione di nuove

Le comunicazioni all’Archivio dei Rapporti Finanziari

Accedendo all'anagrafe dei conti, ormai, i funzionari fiscali possono verificare come ed in quale modo i contribuenti italiani utilizzano le loro disponibilità finanziarie. Infatti, tra le differenti comunicazioni che gli operatori finanziari devono trasmettere all'archivio dei rapporti dell'Anagrafe Tributaria vi sono le giacenze medie dei conti correnti e di altri rapporti bancari. In particolare tutti gli operatori finanziari hanno l'obbligo di co

La partecipazione alle fiere come strumento di internazionalizzazione delle PMI

Partecipare ad una fiera internazionale anche se può essere considerato un metodo ormai superato per avvicinarsi ad un mercato estero, molto spesso, si rivela uno degli strumenti più utili e maggiormente utilizzati dalle PMI. Le fiere, infatti, si adattano a precisi obiettivi di comunicazione e relazione con i mercati internazionali. In particolare, l'importanza di un evento fieristico è data dalla possibilità di comunicare con potenziali acquirenti nel

La somministrazione di alimenti e bevande per gli Enti non Commerciali

La recente sentenza della Corte di Cassazione del 10.02.2016, n. 2629, ha disegnato uno scenario differente rispetto all’orientamento consolidato circa la somministrazione di alimenti e bevande per gli enti non commerciali. In particolare secondo la predetta sentenza "perché non venga considerata prestazione fatta nell'esercizio di un'attività commerciale, la somministrazione di pasti e bevande non basta che avvenga all'interno dell'associazione, ma occ

Compensazione crediti Equitalia

Per i contribuenti che vantano crediti fiscali, ma nello stesso tempo risultano debitori di somme iscritte a ruolo, è stata prevista la possibilità di chiedere a Equitalia la compensazione di tali somme. L’Agente della riscossione, prima di procedere al rimborso, verificherà se il contribuente risulta iscritto a ruolo; successivamente notificherà al contribuente la proposta di compensazione tra credito d’imposta e debito iscritto a ruolo, indicando i tr

Fondi Europei per gli Studi Professionali

La legge di Stabilità 2016, recependo le direttive europee, ha equiparato i liberi professionisti alle PMI nell’accesso ai fondi strutturali europei. Questo implica, quindi, che anche i professionisti potranno accedere ai finanziamenti europei stanziati per la ricerca e l’innovazione nonché per la crescita e la competitività economica. Ciò comporta che, a prescindere dalla forma giuridica scelta per svolgere la propria attività, ogni professionista p

Obbligo del “POS”

La legge di Stabilità per il 2016, salvo eventuali differimenti temporali a seguito di modifiche legislative, aveva previsto dall’01.01.2016 a carico di professionisti e commercianti l’obbligo di accettare il pagamento di qualsiasi importo anche mediante carte di credito. La trasformazione del decreto in Legge non ha riportato modifiche rendendo quindi definitivo l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare, per transazioni di qualsiasi impo

Le motivazioni dell’atto di accertamento

La modifica delle motivazioni dell’avviso di accertamento, da parte dell’Amministrazione Finanziaria, in fase di giudizio costituisce una palese lesione del “diritto di difesa” del contribuente in considerazione del fatto che le motivazioni espresse servono a delimitare i confini del contenzioso tributario. Tale principio trova conferma nella recente sentenza n. 4327 del 4.03.2016 della V^ Sez. Civ. della Corte di Piazza Cavour Il cardine su cui si erige