Nell’iter di revisione contabile un elemento importante è sicuramente rappresentato dalla capacità di determinare la significatività degli errori. In particolare, un errore è considerato “significativo” quando la sua evidenziazione avrebbe fatto mutare l’opinione di un operatore economico che decide sulla base del bilancio.
Nel dettaglio, la determinazione del livello di significatività, così come previsto dal principio di revisione ISA Italia n.320, consente al revisore, durante tutto l’iter del processo di revisione, di:
- effettuare un’appropriata valutazione dei rischi e dare risposta agli stessi tramite i programmi di revisione;
- determinare con nesso logico e razionale la natura, la tempistica e l’estensione dei controlli;
- avere un parametro di riferimento per poter determinare la tipologia di giudizio.
Inoltre, il predetto principio ISA prevede che il revisore, nell’ambito della strategia generale di revisione, debba determinare una significatività complessiva (vale a dire il livello di significatività per il bilancio nel suo complesso) ed una significatività specifica (rappresentata dall’individuazione del livello di significatività da applicare a particolari classi di operazioni), quest’ultima da individuarsi soprattutto in tutti quei casi in cui il revisore ritenga che specifiche circostanze aziendali possano comportare errori di importo inferiore alla significatività complessiva ma che possano ugualmente influenzare il parere e gli interessi degli utilizzatori del bilancio.
Successivamente viene richiesto al revisore di determinare un ulteriore livello di significatività definito “significatività operativa” al fine di poter operare la valutazione dei rischi e determinare la natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di revisione conseguenti.
Entrando nel merito della discussione è evidente come non esista un criterio univoco nella determinazione dei diversi livelli di significatività, ma sarà necessario che il revisore faccia riferimento a due elementi fondamentali rappresentati dal suo giudizio professionale e dalle best practise.
Queste ultime, pur non rappresentando un metodo di determinazione valido ed applicabile in ogni caso, tuttavia nella prassi esistono alcuni parametri internazionali di riferimento, recepiti anche nella “Guida alla revisione delle PMI” emanata dal CNDCEC, sui quali il revisore può basarsi e che suggeriscono di determinare la significatività complessiva basandosi sui seguenti aggregati di bilancio: Ricavi (dall’1{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11} al 3{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11}); Risultato operativo (dal 3{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11} al 7{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11}); Totale Attivo (dall’1{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11} al 3{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11}); Patrimonio Netto (dal 3{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11} al 5{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11}).
Per quanto riguarda, invece, la significatività operativa, questa viene determinata su una scala che va dal 60{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11} all’85{841a666004a1773c1da6252e3db9d8a347cb84da317510b6502ab3a6f768be11} della significatività complessiva e varia secondo fattori correttivi che dipendono dalla metodologia adottata dal revisore.
E’ bene evidenziare, infine, come non sempre la significatività deve essere intesa come una grandezza di tipo quantitativo, ma va considerata anche sotto il profilo qualitativo, infatti esistono casi nei quali un errore diventa significativo, per gli effetti che sortisce sugli utilizzatori del bilancio, a prescindere dal suo valore assoluto.
Febbraio 2017